Non è estate per me se non si va a vedere un film horror al cinema e dato che questa è stata un'estate un po' "bipolare", anche "liberaci dal male"è una pellicola un po' bipolare, essendo una via di mezzo tra horror e thriller vecchio stile. D'altronde questo è un po' il marchio di fabbrica di Scott Derrickson, che aveva già diretto l'ottimo "esorcismo di Emily Rose", uno dei film che più mi ha traumatizzata, tant'è che ancora adesso, se vedo che si avvicinano le 3.33 del mattino, mi viene l'ansia. Sì, lo so, sono una persona fortemente suggestionabile, ma ho le mie ragioni. Era una notte buia e tempestosa e mi trovavo nella mia stanzetta del collegio insieme alla mia amica a guardare proprio Emily Rose, che guardacaso pure lei stava in collegio. Al momento della scena più spaventosa, mettemmo in pausa e decidemmo di aprire una bottiglietta di prosecco. Il tappo partì colpendo in pieno il bicchiere del lavandino che, cadendo a terra, trascinò con sè tutto quello che c'era sulla sua strada facendo a mezzanotte e passa un casino incredibile. Ovviamente, la pazza del piano si svegliò e con i suoi anfibi cominciò a correre avanti e indietro per il corridoio per poi giungere davanti alla mia porta. Io e la mia amica, terrorizzate, non fiatavamo sperando che se ne andasse, ma cominciò a battere pugni sulla porta dicendo che sapeva che eravamo sveglie. Dopo un po' si arrese, noi tornammo a vedere il film e passammo la notte in bianco per la paura di essere possedute o ammazzate. True Story.
"Il mio radar dice che hai appena scoreggiato"- "WTF?!?" |
Il film è una serie di clichè orrorifici, senza comunque spaventare mai veramente. E per dirlo io, che mi spavento anche se mi fanno Bu, deve voler dire qualcosa. Non siamo ai livelli di Emily Rose, dove la formula horror+thriller funzionava bene. Qui purtroppo il regista s'impantana e non riesce a tracciare una linea tra i due generi e alla fine si ha la sensazione di
aver visto nè un horror nè un thriller. In questo modo, il risultato è noioso con un detective che per metà film fa sempre le stesse cose e con l'esorcismo più ripetitivo della storia del cinema, senza manco darti la soddisfazione finale del trasferimento del demone in un altro corpo. L'unico spunto vagamente originale rimane quindi quello di usare la musica dei Doors come una specie di portale tra il mondo vero e quello demoniaco.
Peccato perchè con il cast a disposizione si poteva fare un buon film.
Voto 4/10
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