Un tempo c'erano Jane Austen e le sorelle Brönte che facevano trepidare i cuori delle fanciulle con le loro storie di amori contrastati, dove donzelle romantiche e indipendenti s'innamoravano di eroi "maschi" e tormentati. Oggi, invece, ci sono Stephanie Meyer e E.L James che raccontano grandi storie d'amore tra ragazzine complessate e maschietti poco "maschi" e molto signorine. Tristezza.
Si potrebbe scrivere un intero post sul prendere atto di quanto sia peggiorata paradossalmente la figura della donna in questi libri, pensando anche al femminismo di cui si parla oggi. Questo però è un blog di cinema e questa vuole essere una recensione dell'ennesima commediola dove viene messa in mezzo Jane Austen, quindi evito.
Il film si basa su un libro di successo, "alla ricerca di Jane", e il titolo fa probabilmente riferimento alla famosa scrittrice, nascondendo un doppio senso, dato che la protagonista si chiama Jane e deve ritrovare se stessa...
Jane Austen è un po' la scrittrice che ti vogliono far ammirare per forza. Ad esempio, alle superiori ci avevano portato a vedere casa sua e poi la sua tomba nella cattedrale di Winchester. Ci hanno fatto leggere "Orgoglio e pregiudizio" e per quanto mi sia piaciuto, non mi ha mai esaltato. La protagonista del film, Jane (Keri Russell), invece, ci è rimasta veramente sotto, sviluppando quella che possiamo definire tranquillamente un'ossessione. La sua casa, infatti, è tappezzata di scritte con cuoricini verso Mr. Darcy con tanto di cartonati di Colin Firth nei costumi del celebre personaggio.
Mr Darcy è forse uno dei personaggi letterari più iconici, che ha ispirato a sua volta altri personaggi come il Mr Darcy di Bridget Jones e il Mr Nobley di questo film/libro. Tutti questi omaggi si chiedono se possa esistere o meno nella realtà un Darcy Uomo.
Comunque sia, la bella Jane, stanca della sua solita vita e dei cafoni che le dicono che sta invecchiando e che deve fare figli, decide di coronare il sogno della sua vita e andare in Inghilterra a Austenland, una sorta di parco di divertimento per gli ossessionati amanti della scrittrice. Si tratta di un'esperienza di totale immersione, dove la macchina del tempo ritorna a fine Settecento e
si va in giro in carrozza, s'indossano corsetti e si parla come ai tempi. Le donne sono le clienti e alla fine della loro avventura troveranno il loro gentleman, cioè un attore-personaggio che le faccia la proposta. Insomma, tutto è dichiaratamente finto, ma col passare del tempo, finzione e realtà non appaiono più così distinte e in mezzo ci vanno i sentimenti. Jane risulta fin da subito essere immune a questa confusione, facendo amicizia col "servo" della residenza, il bel Martin (Bret McKenzie), che la conquista con le sue gesta da macho romantico. Tuttavia, Jane attrae l'attenzione anche del distante Mr. Nobley (JJ Field), che fin da subito appare la personificazione di Mr Darcy, troppo bello per essere vero e quindi da evitare. Tra battute fasulle di caccia e merletti, la donna sarà quindi divisa tra il bel servo e il misterioso nobile. Come già detto realtà e fantasia ad un certo punto non si distinguono più e noi, insieme a Jane, rimaniamo intortati. Chi finge? Chi è sincero? Mentono entrambi? Sono entrambi sinceri? Il punto di forza del film è questa confusione che si crea tra finzione e realtà, facendo fatica a distinguere quale è una e quale è l'altra. Certo, stando attenti si capisce subito, ma immagino che sia anche facile lasciarsi trasportare dalle vicende e vivere l'eccitamento della protagonista. Io di solito sono una che empatizza con i personaggi, ma a 'sto giro il personaggio di Jane mi ha lasciato alquanto perplessa. A volta sembra essere una donna vagamente intelligente, molto più spesso sembra una stupidina con qualche problema psicologico. C'è di buono che alla fine impara la lezione e per un attimo ho avuto la sensazione di essere di fronte ad un ottimo finale, che mi avrebbe fatto rivalutare notevolmente la pellicola. Poi però è andato avanti ed essendo una commedia romantica, ho dovuto accettare che la protagonista doveva pur trovarsi un becco. Peccato, lei da sola, consapevole e indipendente sarebbe stata un'innovazione.
Un altro difetto sono i personaggi di contorno. Io amo Jennifer Coolidge dai tempi di American Pie e trovo che nell'interpretare la svampita con cuore sia bravissima, ma qui ha esagerato, offrendo un'interpretazione fin troppo sopra le righe. Questo vale anche per gli altri attori, tutti ridicole macchiette con zero profondità, tranne Mr Nobley e Martin, che hanno dovuto essere un attimino più caratterizzati.
Alla ricerca di Jane è un film abbastanza mediocre, che parte comunque da uno spunto abbastanza originale. Inoltre, fa riflettere sulla donna, sui sentimenti e sul sentirsi desiderati e ingannati. Poteva venirne fuori un buon film, avendo anche una brava attrice protagonista, ma purtroppo è caduto troppo spesso in scelte trash e forzate. Peccato.
Voto 51/2
Ti potrebbero anche piacere:
- il Diario di Bridget Jones,
- Orgoglio e Pregiudizio,
- Becoming Jane,
- Ragione e sentimento,
- Emma,
- Ragazze a Beverly Hills
Nessun commento:
Posta un commento